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2012 – 2023 Educazione alla salute

 

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La scuola è il luogo privilegiato nel quale sensibilizzare i ragazzi a difendere e potenziare la salute e la qualità della vita secondo l’ottica dell’educazione permanente. Attraverso l’azione sinergica del personale scolastico, di esperti del settore socio-sanitario e con la partecipazione attiva degli studenti (Peer Educators) il Liceo Quadri negli anni si è adoperato per promuovere lo sviluppo di corretti stili di vita a garanzia del benessere fisico e psichico.

Nell’anno scolastico 2012-2013 il Servizio di Promozione ed Educazione della Salute (S.P.E.S.) dell’ULSS 6 di Vicenza è diventato punto di riferimento per l’individuazione delle tematiche da proporre alle scuole della città e, in collaborazione con i referenti della salute di ciascun istituto, per la raccolta delle iniziative fino a quel momento sporadiche e non strutturate. L’anno successivo tra l’Ufficio Scolastico Territoriale, nella figura del Provveditore agli studi dr. Franco Venturella, e l’Azienda ULSS 6 di Vicenza, servizio S.P.E.S. guidato dal dr. Vanni Poli, viene siglato un protocollo d’intesa provinciale. La progettazione degli interventi, grazie alla disponibilità e competenza della referente dottoressa Blanca Ojeda Montes, è pensata e declinata tenendo conto anche delle caratteristiche e peculiarità dei singoli istituti scolastici.

Dall’anno 2013-2014 l’insegnante referente del liceo Quadri, prof.ssa  Lorella Saccuman, esaminati i bisogni dei ragazzi, tenuto conto del taglio scientifico della scuola e sulla scorta delle risorse territoriali, confeziona un progetto pluriennale declinato sulle raccomandazioni OMS secondo cui la salute è da intendersi come stato di benessere generale della persona e non solo come assenza di malattia. La persona è al centro del processo di tutela della salute, perché è la prima responsabile della qualità della propria vita.

Ciascuno individuo è chiamato a porre attenzione alla propria salute ritardando nel tempo il danno d’organo e cercando di prolungare l’ autonomia individuale. Questo è possibile adottando, fin dalla giovane età, corretti stili di vita per scongiurare la comparsa o ridurre il rischio di patologie cosiddette non trasmissibili (tumore, diabete, demenza, malattie cardiovascolari), certamente condizionate da nostre scelte comportamentali errate.

Quest’ottica allarga di molto il raggio d’azione per spaziare dalla sfera organica ad altri ambiti molto spesso dimenticati o troppo “astratti” per meritare la giusta considerazione.

Ecco che tutti gli studenti, dalla prima alla quinta, hanno seguito progetti rivolti alla dimensione organica (alcuni esempi: salute di genere con andrologo e ginecologo, prevenzione dei tumori, contrasto all’uso di sostanze, prevenzione degli incidenti stradali, percorso sul doping con il problema emergente e poco conosciuto della supplementazione, tema delle vaccinazioni, alimentazione e disturbi del comportamento alimentare…).

Gli stessi studenti hanno seguito, parallelamente, iniziative atte a sollecitare anche la dimensione relazionale/emotiva (progetto sul clima in classe, rispetto dell’altro con approfondimenti sul bullismo, informativa sui social network, analisi della sfera psichica e delle competenze emotive, tecniche di rilassamento psico-fisico, sensibilizzazione sulle donazioni di sangue, d’organo e basilari considerazioni bioetiche…).