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SCUOLA IN OSPEDALE

Nel settembre 2022 a Vicenza viene attivata una sezione della Scuola in Ospedale che fa riferimento al Liceo “Quadri”.

Negli ultimi anni all’interno del nostro istituto, ma con molta evidenza in tutte le realtà scolastiche d’Italia, sono aumentate le situazioni in cui è stato richiesto ai Consigli di classe di sostenere nell’apprendimento ragazzi e ragazze ricoverati in ospedale per degenze medio-lunghe.

Nella maggior parte dei casi, sull’onda dell’esperienza maturata durante la pandemia, è stata attivata la DAD e si è cercato di rapportarsi con medici, operatori ospedalieri e genitori per garantire la continuità didattica.

Per rispondere in modo più sistematico a questa nuova realtà l’Istituto, attraverso il Dirigente Scolastico, si è attivato al fine di far nascere, anche per la Provincia di Vicenza, una sezione di Scuola in Ospedale (SiO) dedicata ai ragazzi della secondaria di secondo grado.  La procedura, avviata nel settembre 2021, si è conclusa con una Delibera della Giunta Regionale del Veneto che nel gennaio 2022 ha autorizzato la SiO per l’anno scolastico 2022-23.

Dallo scorso settembre 2022 quindi, è iniziata l’esperienza della Scuola in Ospedale per gli alunni e i docenti della secondaria di secondo grado.

Gli insegnanti nominati in questo ruolo, pur avendo come sede di lavoro l’ospedale di Vicenza, dipendono dal punto di vista amministrativo e dirigenziale dal Liceo Quadri.

Cos’è la Scuola in Ospedale?

La Scuola in Ospedale vuole garantire ai bambini e ai ragazzi malati il diritto allo studio e il mantenimento, per quanto possibile, della normalità di una vita scolastica.

I docenti operano con rispetto e comprensione, nella consapevolezza che questi pazienti sono innanzitutto persone che hanno diritto a restare se stessi, crescere ed evolvere.

La presenza della figura dell’insegnante, accanto alle tradizionali presenze ospedaliere deve servire a rassicurare, attraverso un rapporto personalizzato, il bambino/ragazzo malato e a sostenerlo e guidarlo sul piano didattico.

Importante è il ruolo di “cerniera” tra il momento della terapia, quello della didattica ed il collegamento tra ospedale-scuola e famiglia rivestito dai docenti della scuola ospedaliera.

I Docenti

I professori assegnati alla Scuola in Ospedale sono: Giovanna Boatta, Monica Bortoletto, Roberta Marchini, Alessandra Milan, Carlo Zambonin. Le materie insegnate: scienze, matematica e fisica, lettere, inglese.

La partenza del progetto ha messo in gioco competenze ed energie per affrontare, gestire ed organizzare la nuova realtà. Importante è stato il confronto con le maestre della sezione storica SiO per la Scuola dell’Infanzia e Primaria in attività da anni al San Bortolo, molto utile anche l’apporto del Coordinatore per la Secondaria di secondo grado operante presso l’ospedale di Padova.

Un’ampia stanza all’interno del chiostro storico dell’Ospedale San Bortolo è l’aula docenti, condivisa con gli insegnanti degli altri ordini di istruzione aventi come scuola di riferimento il Comprensivo 8 di Vicenza: Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado, quest’ultima al primo anno di attivazione. Ci si trova così al mattino in 14 insegnanti per programmare la giornata, un’esperienza unica di scuola in verticale.

Come si lavora

La mattinata tipo inizia con un giro di ricognizione del coordinatore nei vari reparti per raccogliere i nominativi dei ragazzi ricoverati in grado di frequentare le lezioni e annotare le loro esigenze scolastiche.

Segue poi un momento di briefing per organizzare la mattinata e impostare l’orario che può variare secondo le esigenze degli alunni.

Indossata la divisa ospedaliera, corredata da una felpa rossa con il logo della scuola in ospedale, i docenti iniziano le lezioni nei vari reparti.

Ciò che caratterizza questo tipo di insegnamento è il rapporto molto stretto ed empatico che si instaura con l’alunno dal momento che le lezioni sono quasi esclusivamente individuali.

La scuola diventa, in questo modo, non solo un momento di apprendimento, ma anche e soprattutto di cura.

Quando c’è la necessità di seguire studenti con una degenza medio lunga, i docenti si relazionano e collaborano strettamente con i colleghi delle scuole di provenienza al fine di concordare un percorso didattico adeguato.

La scuola in ospedale ha quindi la peculiarità di mettere in relazione diverse professionalità per assicurare ai propri destinatari uguali diritti e garantire un ponte tra la famiglia e personale ospedaliero, in un’ottica di equità e inclusione.

Per approfondire l’argomento si veda  https://scuolainospedale.miur.gov.it/ .

Per ascoltare un Podcast con  la testimonianza di un insegnante che lavora da anni nella scuola in ospedale si può andare al seguente link: https://www.raiplaysound.it/audio/2023/03/Zarathustra-del-12032023-fae9c8bc-9f90-424f-96c3-0ad34e50099f.html .