Stefanella Xausa

Stefanella Xausa è stata insegnante di Lettere al liceo “Quadri” per 11 anni, dal 1987 al 1998, quando è mancata.

Quanti l’hanno conosciuta la ricordano come insegnante preparata e competente, severa ed esigente nei confronti dei suoi studenti, ma anche ricca di umanità e di comprensione per i problemi dell’età adolescenziale.

La scuola, fin dalla sua scomparsa, l’ha ricordata con un concorso letterario, a lei intitolato, divenuto poi il concorso di scrittura creativa “Xausa-Cimmino“, in ricordo di un’altra docente di lettere, Maria Pia Cimmino, anch’essa prematuramente scomparsa.

Riporrtiamo qui un ricordo di Valeria Valoriani, sua collega, insegnante di inglese.

Con Stefanella

La giornata di sole è calda ed invitante e si decide di salire dal passo di Vezzena fin sullo Spitz da cui si domina una vista incomparabile; la strada è lunga, ma non troppo faticosa e ci permette una rilassante conversazione.

La scuola è l’argomento cui si giunge, ed è scontato visto che il gruppetto di amiche è composto da persone che lavorano nella scuola. Sono i soliti discorsi che si fanno tutto l’anno: la scuola cambia, i ragazzi cambiano, ci domandiamo se siamo sempre attente a cogliere i loro momenti difficili. Finalmente siamo in cima, e i due laghi di Levico e Caldonazzo, giù nella pianura, ci sembrano vicini tanto l’aria è pulita e tersa. Stefanella riprende il discorso sulla scuola e, timidamente, ci confida che da parecchi anni trascrive o fotocopia i componimenti scritti dei suoi alunni delle medie o delle superiori che l’hanno particolarmente colpita per la loro sensibilità e profondità ed ogni tanto li rilegge e riflette sulle frasi scritte dagli adolescenti. Ecco, noi, sue amiche non riusciamo a spiegarci che possa essere così innamorata della scuola. Anche noi facciamo il nostro dovere dignitosamente e con cura, ma lei ha qualcosa in più in fatto di sensibilità. Sul retro della foto scattata quel giorno Stefanella ha scritto: “una delle più belle giornate della mia vita”.

Valeria Valoriani